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Hojo Masako (1156-1225) fu una donna giapponese più unica che rara. Nacque in una famiglia reale in tempi burrascosi con guerre e conflitti all'ordine del giorno. Possedeva un carattere forte e per questo non si lasciò mai intimorire. Figlia primogenita di Hojo Tokimasa, capo di un clan molto potente della provincia di Izu, sposò l'uomo che voleva anche se di un altro clan, Yoritomo, andando perfino contro il volere del padre; dopo lo sostenne politicamente e lo consigliò fino a farlo diventare il leader indiscusso del Giappone. Yoritomo nelle guerre per conquistare il trono tra i rivali della famiglia reale risultò il vincitore assoluto. Abile negoziatrice, Masako, seppe tenere insieme il suo clan con quello del marito. Quando morì il suo consorte, il figlio primogenito Yorile, ancora giovane per regnare da solo le permise di ottenere ancora più potere. Lei per essere sempre più rispettata, si rase il capo a zero e divenne un monaco buddista; visse poi come una reclusa, ma non in un monastero perché inendeva impegnarsi ancora di più nella politica. Quando il figlio primogenito Yorile appoggiato dal clan di suo padre Yoritomo, si ribellò al clan di Tokimasa con cui ormai Masako regnava in Giappone, non esitò a sostituirlo con un altro suo figlio, Sanetomo, a lei molto legato. Yorile venne poi ucciso da Tokimasa. Le lotte interne alla sua famiglia però non cessarono e quando seppe che suo padre intendeva sostituire l'amato Sanetomo con un suo alleato, lo costrinse a ritirarsi in convento probabilmente minacciandolo di rivelare le sue malefatte. Le ribellioni però continuarono lo stesso e il figlio di Yorile, suo nipote, fece uccidere Sanemoto. Masako non conobbe mai pace se non quella nella fede nel Buddismo. Donna di polso, finché visse continuò comunque sempre il suo lavoro di negoziatrice per favorire i suoi protetti. Ai suoi tempi divenne famosa come suora-shogun e ancora oggi è così che in Giappone viene ancora chiamata.
(FAGR 21-03-2023)
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