ARCHITETTURA OMNIA 
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RIVISTA DELLA FAGR-Editore
GIUSEPPE PIERMARINI 
 
La formazione dell'architetto neoclassico Giuseppe Piermarini avvenne nella ridente città umbra di Foligno e qui egli studiò matematica, meccanica, astronomia, ma alla fine preferì dedicarsi totalmente all'architettura. Per perfezionare i suoi studi si recò a Roma dove conobbe l'architetto Vanvitelli (a quel tempo impegnato con la Reggia di Caserta) di cui divenne collaboratore.  
Nel 1769 Piermarini seguì il maestro a Milano dove era stato chiamato dal conte Firmian per restaurare il Palazzo Reale, tuttavia il progetto di Vanvitelli non piacque alla corte di Vienna (a quel tempo regnante in Lombardia) e lui lasciò l'incarico di accontentare i nobili austriaci al suo allievo. 
Piermarini fece progetti in stile Neoclassico che affascinarono anche l'imperatrice Maria Teresa d'Austria, la quale dopo gli affidò anche la realizzazione della sede dell'Accademia di Mantova. Nel 1770 ricevette la nomina di “imperial regio architetto” e ispettore di tutte le fabbriche d'arte in Lombardia. Egli fu dopo artefice di numerosi palazzi e ville in questa regione, tra cui molto celebri sono: la Villa Reale di Monza, il Palazzo di Belgioioso e soprattutto il teatro della Scala a Milano, da Stendhal definito “il più bel teatro del mondo”. 
Gli ultimi ani della sua vita questo architetto ormai diventato ricchissimo, volle trascorrerli nella sua amatissima Foligno e qui tornò alle sue vecchie passioni: lo studio della matematica e delle scienze. 
(FAGR 30-07-2021)
 
Ritratto di Piermarini 
 
Veduta del Teatro della Scala (del XIX secolo)