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IL MATEMATICO POLIEDRICO E IRASCIBILE
Gerolamo Cardano (1501-1576), risulta come il classico genio rinascimentale che desiderò espandere la propria cultura in molti campi. Egli fu medico, matematico, filosofo e molto altro. Scrisse più di 200 opere (anche se non gli riuscì di pubblicarle tutte) trattando temi che andavano dalla medicina alle scienze naturali, dalla matematica con invenzioni varie all'astronomia, dalla tecnologia alle scienze occulte.
Come medico venne molto apprezzato. Nella sua carriera di dottore fu il primo a descrivere la febbre tifoide, ma la fama gli giunse quando mandato in Scozia dalla Chiesa, riuscì a guarire dall'asma l'arcivescovo di Sant'Andrea, John Hamilton; dopo chiamato a Londra, il suo successo fu tale da ispirare perfino Shakespeare nelle sue tragedie.
Il suo nome appare poi tra i più famosi inventori avendo progettato la prima serratura a combinazione, ma oggi è noto soprattutto per i contributi dati all'algebra. Nonostante i successi, egli ebbe comunque una vita difficile.
Nato a Pavia come figlio illegittimo del nobile Fazio Cardano (un giurista esperto in matematica al punto da essere consultato perfino da Leonardo da Vinci per alcuni problemi riguardanti la geometria), venne riconosciuto tardi dal padre e crebbe con un brutto carattere (lui stesso si descrisse come persona poco rispettosa e spesso in preda all'ira); si fece perciò molti nemici distinguendosi anche per impudenza contro la Chiesa.
Alla fine gli toccò d'essere arrestato e messo in carcere dall'Inquisizione e per tornare libero, promise di non insegnare più oltre a non pubblicare altre opere. Essendo utile come medico gli fu permesso allora di vivere ancora.
Come padre Cardano fu però un vero disastro: il primo figlio Giovanni Battista venne decapitato per uxoricidio e il secondo, Aldo, lo derubò costringendolo a denunciarlo.
(FAGR 28-06-2021)
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