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RIVISTA DELLA FAGR-Editore
I COLOSSALI CAVALLI DI MARLY 
 
Nascere come figli d'arte può essere un vantaggio per le varie agevolazioni che si possono avere, ma anche uno svantaggio, perché il rischio di essere oscurato da uno o entrambi i genitori risulta sempre alto. E' ciò che capitò anche allo scultore francese Guillaume Coustou (1716-1777), figlio di un rinomato scultore (dal suo stesso nome) che mentre visse gli fece costantemente ombra, nonostante possedesse talento da vendere. Avviato da Coustou padre alla carriera di scultore e quindi facilitato nell'imparare il mestiere, egli vinse nel 1735 il Prix del Rome che gli permise di frequentare l'Accademia di Francia a Roma dal 1736 al 1740. Quanto bravo diventò dopo è dimostrato principalmente dalle tante commissioni ricevute anche dal re Luigi XV di Francia.  
Coustou il Giovane realizzò colossali gruppi marmorei per il castello di Marly, tra cui i famosi “Cavalli di Marly”, un vero capolavoro dell'arte scultorea neoclassica, ma anche le sue opere per i Giardini di Tuileries lasciano a bocca aperta.  
Questo scultore si ispirò in ogni occasione ai colossali marmi romani per ogni suo lavoro sia che scolpisse il dio Apollo o Ercole. Non ci è dato sapere quanto lui fosse dispiaciuto del parlare sempre più delle opere di Coustou il Vecchio invece delle sue, tuttavia si dice che i figli d'arte non si lamentano mai a tal proposito... almeno non pubblicamente.  
 
(FAGR 26-06-2021)