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LA SCULTURA DELLA DINASTIA MACEDONE
Lo scultore Leocare del IV secolo a. C. (morto attorno al 320 a. C), dopo aver partecipato alla decorazione scultorea del Mausoleo di Alicarnasso, dal 338 a. C. venne chiamato a servire i re macedoni Filippo II e poi il figlio Alessandro Magno per cui eseguirà delle statue-ritratto. Il successo di questo artista fu grande e anche dopo la sua morte, i capolavori da lui fatti continueranno a sopravvivere in copie fino alla fine dell'Impero romano. Famoso è il suo Apollo del Belvedere (vedi articolo: Una divinità molto amata nel Rinascimento), inoltre Plinio ci riferisce di una statua che raffigura un meraviglioso “Ganimede rapito da Zeus” e Pausania ci parla di un'altra scultura dedicata a Zeus nell'Acropoli di Atene di stupefacente bellezza. Egli lavorò con il marmo, con il bronzo e anche con la tecnica crisoelefantina (tecnica della Grecia antica in cui si ricoprivano le statue con un leggero stato di oro e avorio). Leocare fu molto attivo in Attica, nel Peloponneso e anche in Asia Minore.
(FAGR 24-04-2021)
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