A
 
B
 
C
 
D
 
E
 
F
 
G
 
I
 
L
 
M
 
N
 
O
 
P
 
Q
 
S
 
V
 
Z
 
 
 
 
Tante lezioni gratuite per i più piccoli. 
Visita il sito: 
 
 
 
 
LA GRANDE ENTOMOLOGA SECENTESCA 
 
Maria Sibylla Merian (1647-1717), fu una donna tedesca eccezionale in quanto sia naturalista che pittrice. Coltivò la passione delle scienze naturali fin da piccola e desiderò imparare a dipingere (come scrisse lei stessa) per poter illustrare quanto scopriva nei suoi studi. Sebbene fosse una bambina secentesca non gli risultò difficile divenire una artista in quanto il patrigno (sua madre si sposò due volte), Jakob Marell, un pittore di fiori, le insegnò il disegno, la pittura ad olio, quella a tempera e l'incisione. A tredici anni iniziò a dipingere immagini di insetti e piante presi direttamente dalla natura. Raccoglieva tutti i bruchi che trovava per osservare la loro trasformazione; li portava nel suo laboratorio e li nutriva per osservarne i comportamenti. Scoprì così che nascevano da uova per poi racchiudersi in un bozzolo da dove in seguito uscivano splendide farfalle. Nel Seicento si credeva ancora che gli insetti nascessero dal fango e dalla putrefazione, secondo le antiche idee del periodo di Aristotele, ma Sibylla provò che non era vero disegnando i bruchi in trasformazione come farfalle in ogni fase della loro metamorfosi assieme alle piante sulle quali si posizionavano per mangiare. Ebbe parecchio coraggio giacché i suoi contemporanei per tradizione popolare, vedevano gli insetti come bestie diaboliche repellenti da tenere lontane dall'uomo e non sani di mente chi li amava. La sua prima raccolta di tavole dipinte formò i suoi primi due libri. Ogni disegno aveva le sue osservazioni vicino, purtroppo non scritte in latino per cui non venne mai accettata per questo come scienziata dalla comunità scientifica dei suoi tempi.  
A diciotto anni Sibylla sposò il pittore Johann Andreas Graff, specializzato in disegni prospettici e architettura, nonché allievo del suo patrigno e da lui ebbe due figlie, le quali divennero entrambi pittrici di nature morte; la seconda figlia, Dorothea Henrica (1678- 1745), moglie anch'essa di un pittore, diventerà la sua principale collaboratrice. 
Ella per cercare sempre insetti diversi da studiare viaggiò parecchio separandosi anche dal marito, ma l'unico spostamento veramente molto lungo che fece sarà nella repubblica sud-americana del Suriname, dove poté descrivere altre metamorfosi di insetti e raggrupparle nel libro “Metamorfosi”, considerato il suo più grande capolavoro. Un attacco di febbre gialla la costringerà però a tornare presto in Europa. I suoi disegni fatti in America di animali vari raffigurati sulle piante dove vivono (numerosi ancora sconosciuti nel Seicento) come ragni, serpenti, coleotteri e iguane, sono oggi considerati dei veri capolavori e ricercatissimi dai collezionisti anche sotto forma di incisioni. 
 
(FAGR 25-01-2021)