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GRANDE SCIENZIATO, PESSIMO PADRE
Il grande fisico, astronomo e matematico Galileo Galilei (1564-1642), considerato il padre della scienza moderna, come padre di famiglia non fu davvero un granché. Si sposò con la cugina Bartolomea Ammannati e da lei ebbe due figlie, Virginia e Livia. Abbandonò presto la famiglia e delle sue bambine si disinteressò se non giunte adolescenti, per costringerle a chiudersi in convento senza dote. Virginia lo odiò per questo, Livia invece entrata in convento con il nome di Maria Celeste, amò lo stesso il padre, ma lui si approfittò solo del suo affetto. Come? Quando venne condannato dal tribunale dell'Inquisizione a recitare per tre anni una volta alla settimana dei salmi penitenziali, le trasmise l'ingrato compito. Livia troppo buona per questo mondo li recitò; lei però morì giovane nel 1634 e dopo nessuno dei suoi figli tenne legami con lo scienziato, neanche Vincenzio, avuto da una relazione con una donna veneziana: Marina Gamba. Galileo tentò di obbligare alla vita religiosa anche il figlio maschio, ma il giovane si rifiutò con tenacia e riuscì ad averla vinta. Vincenzio morì dopo in povertà perché senza diritti ereditari in quanto nato fuori del matrimonio e suo padre di certo non gli lasciò mai nulla.
(FAGR 22-6-20)
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