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UNO SCULTORE GRECO MOLTO COPIATO
Lo scultore greco antico Briasside, vissuto nel IV secolo a. C. e formatosi ad Atene, è rimasto famoso grazie a scrittori come Plinio che descrissero le sue opere e le copie fatte al suo capolavoro scultoreo eseguito ad Alessandria d'Egitto del dio Serapide; lo commissionò Tolomeo I Solere che iniziò in Egitto la dinastia Tolemaica, di cui l'ultima regnante fu Cleopatra. Dopo la conquista di Alessandro Magno dell'Egitto, il re Tolomeo fece costruire un tempio al dio Serapide, a scopo di far accettare meglio le divinità greche agli egiziani. La statua di Briasside era gigantesca e aveva l'aspetto del dio greco Zeus, ma portava in testa un recipiente, il quale per gli egiziani rappresentava la fertilità. Si trattava di un disegno politico di unire due culture attraverso la religione, ma questa divinità non ebbe mai successo in Egitto, ne ebbe invece molto durante l'Impero romano; fu infatti in questo periodo che si fecero diverse copie del lavoro di Biasside. La mastodontica statua del dio Serapide venne distrutta dal vescovo Teofilo nel 391 d. C. con l'avvento del Cristianesimo. Briasside fu uno degli scultori che iniziò la scultura ellenica, assai più creativa della precedente; le sue statue però finirono tutte male. Plinio scrisse che prese parte alla realizzazione del famoso Mausoleo di Alicarnasso, considerato una delle sette meraviglie del mondo antico, ma anch'esso andò distrutto e in questo caso a causa di un terremoto.
(FAGR 22-6-20)
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