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RIVISTA DELLA FAGR-Editore
LA SCUOLA DI AFRODISIA 
 
La scuola Afrodisia rappresentò il meglio della scultura romana tra il I e il V secolo d. C. Si tratta di un periodo fiorente in cui a Roma operavano numerose botteghe composte da scultori  provenienti da Afrodisia, una città dell'Asia minore (attuale Turchia), dove erano presenti importanti cave di marmo capaci di favorire la nascita di scuole di scultura. Il periodo in cui questa scuola diede il meglio della sua produzione  a Roma fu l'età “Adriana” con scultori rimasti famosi come Antonianos, Aristea e Papia (questi due ultimi furono gli esecutori dei “Centauri” del Museo Capitolino). I nomi degli artisti che lavoravano in antichità nella città eterna furono in gran parte dimenticati e solo se qualche scrittore li citava in qualche loro testo potevano giungere fino a noi (e doveva essere un ammiratore sfegatato per farlo). Di questa scuola molto famoso è lo scultore Flavio Zenone dell'epoca Antonina, grande maestro nell'unire la tradizione scultorea ellenica con la monumentalità tipica dell'architettura romana. Gli artisti di Afrodisia crearono tutti capolavori di grande mole adatti ad abbellire  le dimore e i monumenti della Roma imperiale, la quale ebbe nella scultura assieme all'architettura le principali forme d'arte usate per glorificarsi. 
(FAGR 22-4-20)