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RIVISTA DELLA FAGR-Editore
IL MATERIALISMO 
 
Le idee materialiste provenienti fin dalla più lontana antichità che parlavano della materia come unica realtà degna di studi negando quella spirituale, presero nel Settecento a svilupparsi in opere letterarie che ebbero grande successo all'inizio solo nei circoli intellettuali.  
Il filosofo e scrittore irlandese John Toland (1670-1722) fu il primo a mettere seriamente in discussione la dottrina cristiana che ormai dal Basso Medioevo non era più stata contrastata; con la sua opera intitolata “Pantheistikon”, affermò che la materia non poteva essere stata creata da Dio perché sempre esistita in quanto dotata di una sua immortalità; naturalmente essendo un pioniere del Materialismo moderno, ebbe un sacco di guai e dovette lasciare la sua patria.  
Il medico, scrittore e filosofo Julien Offray de la Mettrie (1709-1751), cercò di camuffare il suo ateismo parlando di una intelligenza suprema e universale che si manifestava in tutta la natura con il libro “L'anti Seneca o discorso sulla felicità”.  
Chi colpì però a fondo la religione cristiana fu il filosofo materialista Paul-Henri d'Holbach (1723-1789), importante membro dell'Illuminismo francese; i tempi erano ormai maturi per la diffusione delle idee atee e nelle sue opere “Il Cristianesimo svelato” e “Saggio sui pregiudizi”, accusò il Cristianesimo con le religioni in generale, di diffondere falsità per attuare prevalicazioni politiche e sociali; questo filosofo ebbe grande successo tanto da riuscire a persuadere anche strati di popolazione non intellettuali.  
In Italia ad ispirarsi alle opere di d'Holbach ci fu anche Giacomo Leopardi e ciò appare evidente nei suoi capolavori letterari: “Operette morali”, “Dialogo della Natura e di un islandese” e “Frammento storico di Stratone da Lampsaco”, ma lui non riuscì mai a fare scuola nella divulgazione del Materialismo.  
Ci riuscirono invece alla grande Marx e Engels. Essi si incontrarono a Parigi nel 1844 e da tale incontro scaturì una svolta decisiva nel cambiamento della vita politica e sociale perché diedero origine al Comunismo; la loro concezione di coscienza era solo di tipo sociale e l'individuo doveva venire educato al bene solo dallo Stato e non dalle religioni. Le loro teorie verranno adottate da Lenin nel XX secolo per portare il Comunismo in Russia e da questo momento ogni paese si regolerà muovendosi per accettarlo o combatterlo. 
Il materialismo fu da questo momento alla base anche di cambiamenti radicali in letteratura e in tutte le arti; passò attraverso l'Esistenzialismo di Jean Paul Sartre fino a spingersi verso conquiste scientifiche che se la visione dell'Universo si fosse basata solo sulla fede religiosa, di certo non sarebbero mai state fatte. Attualmente esistono diverse correnti materialiste, alcune basate sulle idee del passato e altre più aperte ai cambiamenti, in ogni caso la molteplicità dei vari aspetti sicuramente porteranno a nuovi sviluppi storici di cui soltanto in futuro se ne potranno analizzare gli effetti. 
 
(FAGR 18-7-18) 
Julien Offray de la Mettrie 
 
 
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