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RIVISTA DELLA FAGR-Editore
LO STILE SEVERO 
 
Lo stile scultoreo in voga in Grecia tra il 480 e il 450 a. C. è detto comunemente “severo”, ma vi sono studiosi che preferiscono definirlo “proto-classico”, alludendo a come esso sia una preparazione allo stile successivo detto appunto “classico”. 
Nello stile severo vi sono ancora molti elementi dello stile arcaico precedente quando ancora si scolpivano statue dall'aspetto rigido, tuttavia appare una ricerca nella realtà notevole e il realismo anatomico delle figure affascinò parecchio gli antichi romani che fecero riprodurre moltissime statue di questo periodo. Gli scultori di questo stile preferirono sempre lavorare in bronzo, un materiale che veniva facilmente fuso in caso di necessità per le battaglie e le belle statue greche sarebbero scomparse se i romani non ne avessero fatte tantissime copie in marmo. 
L'unico scultore del periodo severo le cui attribuzioni di statue possono dirsi sicure è Mirone, vissuto nel V secolo a.C.; le sue opere più famose sono: il discobolo, la mucca e Athena e Marsia. Lui e gli altri scultori del suo tempo, vissero quando dopo le vittorie sui persiani, venne più alta nella coscienza greca l'affermazione di superiorità in cultura rispetto ad altre civiltà. Ciò creò progressi in ogni campo, dalla scienza alla filosofia e naturalmente le arti parteciparono al miglioramento sociale che da lì a poco culminerà nel periodo “classico”, dove soprattutto l'arte della scultura, raggiungerà vette mai più superate da nessuno. 
 
(FAGR 12-7-17) 
Il discobolo