IL TERRORISTA ALGEBRICO
Lo scienziato austriaco Ludwig Boltzmann (1844-1906), viene considerato oggi uno dei più grandi fisici teorici mai esistiti e la sua vita fu costellata di successi per l'enorme contributo che diede ai campi della termodinamica, della meccanica statistica, dell'elettromagnetismo, della matematica e perfino della filosofia; egli ebbe idee talmente innovative da apparire spesso fuori da ogni buon senso e ciò gli valse il soprannome di “terrorista algebrico”.
Ludwig ricoprì cattedre prestigiose, gli furono concesse onorificenze e anche la sua vita privata sembrava buona (era sposato con cinque figli, due maschi e tre femmine), eppure nel 1906, mentre era in vacanza vicino a Trieste, si tolse la vita impiccandosi.
Nessuno, neanche la famiglia seppe spiegare con certezza cosa può essere accaduto nella mente eccelsa di Ludwig, ma come spesso accade in questi casi si cercò nella sua vita i motivi di infelicità: la morte prematura del figlio primogenito, stava diventando quasi cieco, soffriva spesso di mal di testa, attachi d'asma, gastroenteriti e in molti pensarono anche al super affaticamento da lavoro unito alla rabbie che gli oppositori scientifici gli facevano sempre venire.
Egli aveva talmente tanti motivi di stress che forse il peso del loro insieme gli fece dimenticare quanto di positivo possedeva: una famiglia affettuosa e un lavoro pieno di soddisfazioni.
(FAGR 5-9-16)
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