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IL FORTE DI SARZANELLO 
 
Fu il grande condottiero italiano Castracani Castruccio a far costruire nel 1322 il forte di Sarzanello, poco distante della cittadina di Sarzana in provincia di La Spezia. Il forte si trova in una posizione strategica e domina la bassa Lunigiana. 
Nato a Lucca nel 1281 dalla importante famiglia ghibellina degli Antelminelli, a diciannove anni Castruccio fu costretto all'esilio dalla sua città in mano ai guelfi Neri guidati da Bonturo Dati. 
Egli visse inseguito a Pisa, in Inghilterra (dove divenne campione di tornei conquistandosi le simpatie di Edoardo I d'Inghilterra), a Verona e a Venezia. 
Nel 1314 si unì alle truppe ghibelline di Ugoccione della Faggiola, signore di Arezzo e Pisa contro i fiorentini e con lui riuscirà anche a prendere Lucca e a cacciare i guelfi dalla sua città. Entrerà però subito dopo in conflitto con Ugoccione, il quale voleva Lucca tutta per sé; da lui imprigionato, verrà liberato dal suo popolo che nel 1316, costringerà il suo avversario a fuggire e lo nominerà prima Capitano generale e poi console a vita. Nel 1320 il re Federico I d'Asburgo lo farà vicario di Lucca, della Lunigiana e della Val di Nievole, incarichi confermati anche dall'imperatore Ludovico il Bavaro nel 1324. 
Da questo momento il Castracane iniziò a progettare fortificazioni per  le sue terre e sono molte le costruzioni storiche a noi rimaste che sono state da lui erette. Oltre al forte di Sarzanello del 1322, a lui si deve la torre costruita nel 1324 in Versilia a Pedona, punto di avvistamento che si rivelò di grande importanza per i lucchesi; i due Torrioni di Carrara Avenza e quello di Agliana in provincia di Pistoia; la Fortezza Augusta di Lucca del 1322, difesa da 22 torri e 4 porte d'accesso; la fortificazione della Rocca di Castelnuovo Garfagnana e le mura del Borgo di Pietrasanta; il castello di Carmigliano, il suo Palazzo residenziale e molte altre importanti costruzioni come ponti ecc. 
L'imperatore Ludovico il Bavaro per i successi di questo grande condottiero lucchese contro i fiorentini, nel 1325 lo nominò anche duca di Lucca. 
Nel 1520 Niccolò Machiavelli scrisse la sua biografia, affascinato da questo personaggio vincente che seppe arricchire il patrimonio italiano di monumenti, principalmente traendo forti guadagni nello sconfiggere i guelfi suoi nemici.      
 
(FAGR 13-10-16)