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RIVISTA DELLA FAGR-Editore
SCULTURA NEOCLASSICA 
 
Nel 1745 fu affidato allo zio di madame Pompadour (l'amante di Luigi XV incaricata di interessarsi delle arti in Francia), Lenormant de Tournehem, la Direzione Generale des Batiment du Roi e subito si mise in atto un radicale cambiamento di gusti che vide la fine del Rococò e la nascita di un nuovo movimento chiamato: Neoclassicismo. 
Se nel Seicento era stata la Spagna la potenza più forte politicamente e quindi in grado di influenzare artisticamente tutti gli stati europei, nel Settecento invece questo compito toccherà alla Francia ed essa manterrà il ruolo di guida nell'arte anche nel XIX secolo. 
Il più importante scultore del periodo Neoclassico fu l'artista veneto Antonio Canova (1757-1822), il quale lavorò a cavallo dei secoli XVIII e XIX. Egli ebbe grande successo tanto da creare una sua scuola che fu attiva in Italia finché visse. 
Canova fu un artista capace di rievocare le perfezioni tecniche scultoree rinascimentali; seppe anche dare alle sue statue un'eleganza e una sensualità originalissime, le quali affascinarono per la purezza incredibile delle forme. Famosa di questo scultore, è la statua di Paolina Borghese (Roma, Galleria Borghese) e Amore e Psiche, oggi al Louvre. 
Nel XIX secolo nasceranno novità pittoriche che faranno diminuire sempre di più la richiesta di opere scultoree.  
Per gli artisti diverrà sempre più difficile raggiungere le grandezze del passato come fece Canova e se nel Cinquecento la scultura influenzò l'arte pittorica, da questo momento in poi sarà invece la pittura a influire sugli stili di scultura. 
 
 
(FAGR 12-4-17) 
"Amore e Psiche" di Canova