LETTERATURA OMNIA 
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L'IDEALE DELL'UMANESIMO 
 
Il movimento letterario dell'Umanesimo per gli studiosi fondato da Francesco Petrarca, ebbe inizio nel Medioevo quando in Italia iniziarono a circolare i testi greci antichi. La cultura del passato venne rielaborata per integrarsi con le idee cristiane e ottenne così il consenso della Chiesa, prima mortale nemica di tutto quanto derivava dal mondo pagano.  
Ma chi portò i libri nel nostro paese dove si era salvato solo quanto poteva essere utile per denigrare la cultura e il pensiero dei popoli che ci avevano preceduto? 
Ebbene fu il cardinale Basilio Bessarione (Trebisonda 1403- Ravenna 1472).  
Di modeste origini, iniziò i suoi studi a Costantinopoli, fu nominato vescovo di Nicea nel 1437 ed ebbe il cappello cardinalizio nel 1439. Egli lavorò molto per la curia di Roma propugnando l'unione della Chiesa greca con quella occidentale. Uomo dotto e amante degli studi su testi antichi, raccolse una ricca biblioteca e quando fu costretto a fuggire dal suo paese, la donò a Venezia, la città che gli diede riparo e che per il suo governo libero più gli garantì la buona conservazione dei suoi libri. 
Basilio Bessarione fu considerato un grande uomo ai suoi tempi e anche solo per aver posto le basi della cultura umanistica in Italia, certamente lo fu, tuttavia è poco ricordato oggi, tanto è vero che Ravenna, la città dove morì, neppure ha dato il suo nome ad una strada per onorarlo preferendo farlo invece per fiumi e regioni d'Italia varie. Un vero peccato perché fu lui a permettere che l'ideale dell'Umanesimo nascesse e cambiasse così la nostra società preparandola ad un pensiero più moderno. 
(FAGR 5-9-16)
Basilio Bessarione 
 
di Pedro Berreguete