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RIVISTA DELLA FAGR-Editore
LA FOLLIA DI GIORGIO III 
 
Niente è più misterioso di quanto può dare origine alla follia e ancora oggi nessuno può dire con certezza come una persona intelligentissima che è sempre stata fin dalla prima gioventù di grande ingegno al pari del re Giorgio III di Gran Bretagna (1738-1820), possa poi impazzire fino a divenire completamente demente in tarda età. Egli fu il primo re della casa degli Hannover a nascere in Inghilterra e a usare la lingua inglese invece di quella tedesca parendo fin dal suo salire al trono un buon re per l'immensa cultura, il disdegnare i lussi e l'esempio di moralità che diede non tradendo mai la moglie Carlotta Meclemburgo Streltz (1744-1818), da cui ebbe ben 15 figli. Cosa accadde poi a partire dal 1765 nessuno lo sa. Egli iniziò da questo periodo a dare segni di squilibrio mentale e si aggravò sempre di più man mano che passava il tempo; nel 1811 diede infine il crollo definitivo e dopo regnò il figlio maggiore Giorgio Augusto (futuro Giorgio IV) come Principe reggente. 
Le ipotesi fatte sulle cause della pazzia di Giorgio III sono davvero tante, ma di certo oggi si sa solo che da studi effettuati su campioni dei suoi capelli lui ingerì dell'arsenico. E' questo un tipo di veleno che se ingerito in piccolissime dosi può risparmiare la vita ma colpire con forza il sistema nervoso umano. Che sia accaduto questo a Giorgio III? Soprattutto in che modo l'arsenico è entrato nel suo corpo? Mille altre domande potremmo ancora farci, ma a che scopo? Il suo è stato un triste destino visto che ha dovuto vivere per anni anche come cieco e sordo oltre che pazzo.  
 
(FAGR 22-2-17)
Giorgio III 
 
(di Allan Ramsay)