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Che l'imperatore del Sacro Romano Impero Federico II di Svevia (1194-1250), fosse dotato di una personalità eccezionale se ne erano accorti già i suoi contemporanei che lo chiamarono “Stupore del mondo”. Egli fu protettore di artisti, studiosi, apprezzato letterato, colto, energico, in più governò con efficienza e tutto quanto fece in bene o in male cambiò i destini delle generazioni future. Fu lui a dare inizio ai conflitti tra guelfi e ghibellini che dureranno a lungo e sempre lui causò con il suo ultimo matrimonio legandosi a Bianca Lancia, la venuta in Italia degli angioini. Si dice che fosse innamorato pazzamente di questa donna proveniente dalla importante famiglia pugliese dei conti Lancia, ma la sposò solo in punto di morte, infatti prima preferì avvantaggiarsi con dei matrimoni politici.
Quando Federico sposò Bianca, legalizzò di fatto alla successione al trono il figlio avuto da lei, Manfredi, il quale dopo entrò in un duro conflitto con il papa Urbano IV. Il papato non aveva mai visto di buon occhio gli Sveva sul trono di Sicilia e quando Manfredi usurpò il trono a Corradino, erede legittimo davanti a lui in linea di successione (figlio del suo fratellastro Corrado IV), fu la classica goccia che fece traboccare il vaso.
Urbano IV promise a Carlo d'Angiò il Regno di Sicilia se avesse sconfitto Manfredi e il suo successore Clemente IV, mantenne la promessa quando lui riuscì ad ucciderlo nella battaglia di Benevento.
In linea materna Federico II discendeva dagli Altavilla, regnanti di Sicilia per secoli, ma la sconfitta di Manfredi cambiò la famiglia regnante con quella degli Angiò.
Ci sono molti misteri attorno alla morte del grande imperatore Federico II e anche attorno al suo ultimo matrimonio con Bianca Lancia che non si sa bene come sia avvenuto, tuttavia di sicuro tale evento mise le basi per la fine del dominio degli Sveva nell'Italia del sud.
(FAGR 5-9-16)
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