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RIVISTA DELLA FAGR-Editore
GLI IDEALI DI UNA DONNA RIVOLUZIONARIA 
 
Era una ferma convinzione della rivoluzionaria Marie-Anne-Charlotte Corday d'Armont (1768-1793), che morto Paul Marat (il rivoluzionario francese che fu contro la monarchia, ma anche contro i rivoluzionari più moderati), il mondo sarebbe stato un posto migliore. Marat invece era certo che i rivoluzionari moderati come lei dovessero essere mandati tutti alla ghigliottina (perciò viene considerato uno dei responsabili dell'inizio del Terrore in Francia).  
Charlotte Corday, chiamata più semplicemente così da tutti, entrò nella storia come la donna che  riuscì ad assassinare Marat mentre si trovava nella vasca da bagno (come venne anche dipinto per onorarlo da Jacques-Louis David in un suo famoso quadro); si trattava di una donna idealista  che si convinse nell'ucciderlo di salvare la Francia da un mostro e di impedire altri disastri come i “massacri di settembre” (la carneficina di seimila detenuti colpevoli di essere monarchici di cui si pensa responsabile Marat). Le lettere scritte al padre prima di essere condannata alla ghigliottina, confermano quanto lei fosse sicura di essere dalla parte del bene e non del male. Le era sfuggito che Marat non sarebbe mai arrivato tanto in alto nel potere senza seguaci accaniti con ideali simili ai suoi. Il Terrore infatti era solo iniziato e andò avanti anche senza Marat. 
(FAGR 22-06-2022) 
L'assassinio di Marat 
 
(di Paul-Jacques-Aimé Baudry)