|
LO SCULTORE RIVOLUZIONARIO
Due furono le passioni dello scultore romano Giuseppe Ceracchi: la scultura che lo rese celebre nel mondo e la politica che causò la sua morte. Nato a Roma nel 1751, era figlio di uno stuccatore che lo incoraggiò a studiare scultura all'Accademia di San Luca. Giuseppe era bravo, molto bravo. Lavorò a Londra dal 1773 al 1779 con lo scultore genovese Agostino Carlini, un artista stimato e ben introdotto nella società londinese, tanto da essere uno dei membri fondatori della Royal Academy. Con lui Ceracchi collaborerà alla realizzazione delle decorazioni scultoree in casa dell'architetto scozzese Robert Adam e produrrà le sue prime opere in stile neoclassico: le statue della Fortezza e della Temperanza per la facciata del Palazzo Sommerset, i busti dell'amiraglio Keppel, del conte Belgioioso, di Lord Grombu e di Lord Shelburn. Nel 1777esporrà le statue di Castore e Polluce alla Royal Academy. Essendosi fatto la fama di eccellente creatore di busti scultorei, venne chiamato anche negli Stati Uniti dove restò (dopo un fruttuoso soggiorno a Vienna) dal 1790 al 1795 per realizzare una serie di eroi della nuova Repubblica (queste sue opere avranno poi grande influenza nell'arte americana). Ma la passione per la politica riportò presto Giuseppe a Roma. Gli ideali della Rivoluzione francese avevano infiammato il suo cuore e quando nel 1797 Giuseppe Bonaparte arrivò nella sua città, si trasferì a Parigi dove conobbe molti rivoluzionari giacobini come lui nell'animo. Fece anche un busto a Napoleone, però prima che divenisse un dittatore, dopo si unì a dei rivoluzionari francesi per attentare alla sua vita partecipando alla Congiura dei pugnali. Tutto doveva avvenire mentre Bonaparte si trovava al Théatre de la République a vedere un'opera, ma purtroppo per lui ci fu una soffiata e venne catturato dalla polizia mentre si trovava in quel teatro armato fino ai denti. Il 30 gennaio del 1801 verrà ghigliottinato.
(FAGR 23-01-2021)
|
