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Quando morì il re di Svezia Gustavo II Adolfo (1594-1632), il parlamento svedese gli concesse l'onore del soprannome “il Grande”, onorificenza mai data e mai più data in quel paese ad un altro sovrano. Nessuno infatti riuscì né prima né dopo a fare quanto fece lui. Uomo ambizioso, combattente infaticabile con un intuito politico eccezionale, non solo rimise a posto le finanze dello stato dando inizio ad una fioritura economica che sedò il malcontento dei nobili del posto (prima scontenti dell'autoritarismo di suo padre Carlo IX), ma collezionò anche infinite vittorie militari che lo fecero conoscere in Europa con l'onorevole appellativo di “Leone del nord”.
Gustavo II salì al trono a 17 anni in un momento difficile per la Svezia in guerra contro la Danimarca, la Russia, la Polonia e con anche la classe aristocratica svedese in rivolta. Egli sconfisse tutti e poi collezionò altre vittorie nella Guerra dei Trent'anni al fianco dei protestanti (questo re viene considerato il capo vincitore della guerra contro i cattolici per il ruolo centrale che ebbe). Morì da eroe in battaglia a Lutzen.
(FAGR 24-11-2020)
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