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UNO SCULTORE ECCELLENTE MUSICISTA
Benvenuto Cellini (1500-1571) scultore, orafo e scrittore, fu anche un eccellente musicista. Diventare un grande “sonatore” come si diceva ai suoi tempi, era però stato il sogno che coltivò per lui il padre Giovanni, grande appassionato di musica (fece parte del gruppo di pifferi di Firenze).
Il piccolo Benvenuto amava il padre ed essendo molto intelligente per non dispiacergli imparò a suonare bene, tuttavia quando in tarda età iniziò a scrivere, si lasciò spesso sfuggire frasi come la “maledetta musica”, in quanto si trovava non di rado a dover suonare per far quadrare il bilancio; a Roma ad esempio fece parte della fanfara del papa Clemente VII, seppure avesse aperto una sua bottega d'arte.
Cellini non ammirava il padre come musicista, ma per la sua capacità di costruire strumenti musicali meravigliosi, sempre da lui definiti i migliori del mondo. Il suo sogno fu quindi quello di creare oggetti dalla bellezza insuperabile proprio come gli strumenti fatti dal padre così decise di diventare orafo.
Come sappiamo riuscì nel suo intento e gli oggetti a cui diede vita appaiono ancora oggi dalla perfezione insuperabile. Nonostante avesse ucciso parecchi uomini in risse di ogni genere, Cellini finì sempre di essere perdonato dai potenti proprio perché smaniavano di possere qualcosa creato da lui.
Non fosse stato così, magari se si fosse deciso ad accontentare il padre entrando nel gruppo dei pifferi di Firenze, con il suo caratteraccio sicuramente non sarebbe giunto settantenne, ma sarebbe stato impiccato da giovane perché di guai ne combinò davvero tanti.
Perfino papa Clemente VII però si limitò ad una semplice sgridata quando a Roma uccise un uomo e questo tipo di favoritismo nel mondo della musica nessuno lo ottenne mai né ai suoi tempi né dopo.
(FAGR 27-6-19)
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