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RIVISTA DELLA FAGR-Editore
LA RIVOLUZIONE DEL NATURALISMO 
 
Gli uomini di pensiero se possiedono il talento di scrittori, riescono sempre a iniziare movimenti letterari di successo capaci di cambiare radicalmente la società ed è questo che fecero i francesi Emile Zola, Guy de Maupassant iniziando il Naturalismo. Precursore di questo modo di scrivere che non vedeva più lo scrittore romanziere, ma soltanto il narratore di un fatto raccontato basandosi sulla semplice osservazione dell'accaduto, fu Honoré de Balzac, il quale s'ispirò sempre alla vita contemporanea, tuttavia sarà Gustave Flaubert con il libro “Madame Bovary”, a dare una svolta allo spiritualismo romantico ottocentesco in gran voga, portando in letteratura un sarcasmo mai visto prima, in grado di colpire tutte le strutture ipocrite della società perbenista. Partendo da questi letterati che travolgeranno quanto rimasto di idilliaco nel movimento del Romanticismo, i racconti diventeranno vere e proprie analisi della realtà, riflettendo così la generale diffusione del pensiero scientifico, il quale obbligava all'osservazione e alle verifiche su ogni aspetto studiato.  
Con il Naturalismo si bloccheranno quindi tutti i voli nella fantasia e le invenzioni in letteratura che tanto fecero sognare i romantici, dopo infatti tali scritti verranno considerati dagli intellettuali al pari della spazzatura. 
(FAGR 19-3-18) 
Emile Zola 
 
(di Edouard Manet)