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RIVISTA DELLA FAGR-Editore
LA SCAPIGLIATURA 
 
Il movimento letterario e artistico sviluppatosi in Italia settentrionale a partire dagli anni 60 dell'800 e poi diffusosi in tutta la nostra penisola con il nome “Scapigliatura”, s'ispirò al famoso “Maledettismo” iniziato dal poeta francese Baudelaire.  
Molti intellettuali italiani stanchi del provincialismo e delle sue regole sociali antiquate, animati da un grande spirito di ribellione, si staccarono dal Romanticismo italiano di Manzoni e d'Azeglio per seguire quello di tipo francese esploso al loro tempo a Parigi come novità rivoluzionaria.  
Nelle loro poesie essi preferirono ricercare ciò che legava la vita fisica a quella psichica trovando blando tutto il resto e non per nulla il termine “Scapigliatura” corrisponde a quello francese: Bohème, vale a dire “vita da zingari”. La vita disordinata e anticonformista, assieme al disprezzo per la morale comune, diventò il mezzo degli scapigliati per sperimentare emozioni da descrivere nei loro testi.  
Era uno stile di vita che solo chi aveva finanze solide poteva permettersi e la maggior parte di questi nostri uomini di pensiero finirono male, infatti parecchi si diedero al bere, alle droghe o si lasceranno consumare dalle malattie non sopportando di essere incompresi in società. Si sa, chi in passato andava contro corrente non veniva mai perdonato e si faceva di tutto per rendergli la vita amara (capita ancora oggi).  
Il più rappresentativo degli scapigliati fu senz'altro Emilio Praga (1839-1875), il quale nato in una famiglia agiata, dopo il tracollo finanziario del padre non seppe adattarsi ad un lavoro regolare e divenne alcolizzato morendo poi in miseria distrutto dai propri vizi.  
E' a poeti come lui che in Italia si deve l'affermazione delle correnti letterarie del Naturalismo, del Verismo e del Decadentismo.  
Si tratta di correnti miranti a cambiare radicalmente la società che conservavano però il concetto più antico del mondo: distruggere tutto quanto esisteva precedentemente dal punto di vista morale senza salvare neppure la seppur minima cosa di buono. 
(FAGR 15-2-18) 
 
Emilio Praga con gli "scapigliati" Carlo Dossi e Luigi Conconi