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L'INGANNO DI BELL 
 
L'11 giugno del 2002 il Congresso degli Stati Uniti ha riconosciuto la paternità del telefono ad Antonio Meucci, prima detenuta da Alexander Graham Bell. 
Cos'era successo? 
Il vero inventore del telefono avrebbe dovuto rinnovare annualmente il brevetto, ma per mancanza di soldi aveva smesso di farlo; per molti anni così, si credette il vero inventore del telefono Bell solo perchè egli riuscì a copiare il brevetto con l'inganno. 
Antonio Meucci (Firenze 13 aprile 1808 – Staten Island 18 ottobre 1889), si era diplomato all'Accademia di Belle Arti di Firenze ed aveva costruito il suo primo prototipo del telefono quando ancora lavorava come tecnico di scena al Teatro della Pergola; si trattava di un sistema per trasportare il suono fatto con tubi che egli continuò a lavorarvi fino a giungere ad un altro antenato del telefono: il telettrofono, costruito per comunicare dal suo ufficio alla camera della moglie, Ester Mochi, gravemente malata. 
L'inventore fiorentino provò a far causa al Bell, ma purtroppo non possedeva abbastanza denaro per pagarsi un buon avvocato e la perse.  
Oggi giustizia è finalmente fatta, ma resta il fatto che il genio italiano costretto a fuggire dalla sua terra perché fervente patriota e grande amico di Garibaldi, morì triste e povero. Conta qualcosa? 
 
(FAGR 5-9-16)