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RIVISTA DELLA FAGR-Editore
SCULTURA MEDIEVALE 
 
Nel Medioevo con il potere degli Stati europei molto stretto in mano della Chiesa e con i sovrani che difficilmente vi si opponevano, tra tutte le arti fu l'architettura a prevalere. Si desiderava mostrare il Cristianesimo con la stessa grandezza che fu dei Cesari e s'innalzarono così basiliche grandiose, tutte molto simili a quella di S. Vitale a Ravenna di stile romanico, il primo edificio cristiano di misure colossali ad essere costruito in Italia. 
I capi cristiani preferirono sempre opere scultoree di piccole dimensioni, come i bassorilievi per decorare le facciate delle chiese oppure le urne o reliquiari.  Caratteristiche testimonianze scultoree del periodo medioevale romanico, è il portale della cattedrale di Modena (inizi del XII secolo) con la lunetta che decora il Battistero di Parma dello scultore-architetto Benedetto Antelami, artista molto sensibile alla drammatica solennità dello stile romanico. 
I re barbari rimasero sempre attaccati ai preziosi che si potevano trasportare a cavallo. In questo periodo sarà infatti l'arte orafa (arte barbarica) a predominare; si creeranno meravigliosi gioielli, tra cui spiccano il braccialetto d'oro degli Sciti, oggi al Museo Nazionale di Peshawar; la croce votiva della corona di Agilulfo dell'arte longobarda, attualmente a Monza (Tesoro della cattedrale) e la fibula d'argento sempre di arte longobarda del VI secolo d.C., conservata a Cividale al Museo Archeologico.  
Durante il periodo carolingio (attorno al secolo X), si ebbe in Francia una dinastia di re francesi con Carlo come nome principale che permetteranno la fioritura di statuette in bronzo; le costruzioni di cattedrali imponenti inizieranno a diminuire, mentre avrà gran sviluppo l'arte della miniatura. 
Tra il X e XI secolo esploderà l'arte degli Ottoni (imperatori tedeschi il cui nome era sempre Ottone), con testimonianze interessanti nel campo della scultura in bronzo come le porte del Duomo di Augusta e di Hildesheim.  
Inizia con la fine dell'arte carolingia e il giungere dell'arte ottoniana, un periodo  in cui i sovrani e i nobili, ricercarono condizioni di  vivere meno austere. Dalle espressioni artistiche si scopre un allontanamento dalla visione severa del mondo imposta dalla Chiesa come modello di vita. Gli imperatori ottoni saranno i primi ad avere contrasti seri con i pontefici di Roma, finché non giunsero perfino a desiderare di eleggerli di persona per fare a modo loro.   
Iniziò nel XII secolo il desiderio di circondarsi di oggetti di lusso e soprattutto, migliorano le condizioni economiche con la avanzata della borghesia, il cui progresso sarà inarrestabile. Nasce con questi nuovi gusti l'arte Gotica, il cui successo dilagherà per tutta Europa. La scultura tornerà ad avere molta importanza e verranno richieste statue anche di grandi dimensioni, fatte con marmo, bronzo e metalli preziosi. Non più bassorilievi decoreranno in questo periodo le facciate delle chiese, ma statue altissime come quelle che ornano il portale della cattedrale di Amiens (1270). Sebbene si ricerchi il vero nell'eseguire le forme scultoree, appare evidente una fuga dalla realtà, un divagare in fantasticherie legate al codice della cavalleria che sarà la caratteristica principale delle espressioni artistiche gotiche. Le sculture saranno idealizzate fino all'estremo e come i castelli e le chiese, sembreranno uscite da un mondo di favole. Un esempio di scultura gotica è il famoso Cavaliere che si trova nel duomo di Bamberga (metà XIII).  
Tra gli scultori più importanti del gotico vi sono quelli che lavorarono ad un capolavoro della scultura gotica, il Pulpito del duomo di Siena, si tratta di Nicola Pisano con suo figlio Giovanni e Arnolfo di Cambio.  
Giovanni e Arnolfo furono aiutanti di Nicola e a loro andò la sua eredità artistica; il primo scolpì forme più dinamiche e drammatiche del padre, il secondo invece mantenne la calma monumentalità del maestro. Essi lasciarono opere di grande valore artistico anche nel duomo di Pisa e nella Cappella degli Scrovegni a Padova. 
 
(FAGR 13-10-16) 
 
Madonna del latte di Andrea Pisano 
 
 
Carlo I d'Angiò di Arnolfo di Cambio