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RIVISTA DELLA FAGR-Editore
LA RACCOMANDAZIONE DI PANDOLFO MALATESTA 
 
Il famoso condottiero e signore di Pesaro, Pandolfo Malatesta II (1325-1373), fu uomo dal grande carisma che stimò molto gli umanisti del suo tempo, infatti risulta essere stato amico anche di Francesco Petrarca, ebbene a questo signore medioevale si deve l'opera dell'umanista di Francesco da Fiano (1350 ca.-1420 ca.) in quanto suo scopritore e mecenate.  
Essendo Fiano una località vicina a Roma, si può dedurre che i due devono essersi conosciuti nel periodo del matrimonio (sue seconde nozze) di Pandolfo con Paola Orsini, facente parte di una famiglia di importanti proprietari di terre nel Lazio.  
Francesco non aveva ancora diciotto anni quando già risulta nel seguito di Pandolfo e legato a lui da profonda amicizia; il giovane deve averlo molto colpito con  il suo ingegno perché gli pagò gli studi e lo raccomandò ai migliori insegnanti umanisti dell'epoca. Un protettore migliore quel ragazzo non avrebbe potuto trovarlo perché lo fece studiare per quattro anni e poi cercò di farlo assumere come segretario dal Petrarca sempre raccomandandolo caldamente, quest'ultimo però si trovò nella condizione di dover rifiutare e Pandolfo dopo poco morì. Fu davvero una sventura per Francesco perché si ritrovò senza più raccomandazioni in un mondo dove erano indispensabili. Dal 1373 (anno della scomparsa di Pandolfo) al 1379,  egli visse di stenti finché non riuscì ad ottenere un posto di scrivano alla Curia pontificia; finalmente più tranquillo economicamente, poté dopo scrivere molte opere di successo. 
 
(FAGR 12-6-17)